Corazze
Come due don Chisciotte
persi nella pianura
vagando sotterrati
da una spessa armatura
speriamo di proteggere
la nostra debolezza.
E quando da lontano
abbiamo visto l'altro
ci siamo domandati
che cosa rischiavamo.
Adesso siamo qui
girandoci d'intorno
tenendo alto il bavero
con viso duro e serio
sperando però molto
di scorgere lo sguardo
del nostro amato amico
ancora non trovato.
Ti chiamo, mi rispondi,
si slega la speranza
se ci daremo mano
ci riconosceremo.
persi nella pianura
vagando sotterrati
da una spessa armatura
speriamo di proteggere
la nostra debolezza.
E quando da lontano
abbiamo visto l'altro
ci siamo domandati
che cosa rischiavamo.
Adesso siamo qui
girandoci d'intorno
tenendo alto il bavero
con viso duro e serio
sperando però molto
di scorgere lo sguardo
del nostro amato amico
ancora non trovato.
Ti chiamo, mi rispondi,
si slega la speranza
se ci daremo mano
ci riconosceremo.
Genova 29/9/11
Etichette: poesia
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