L'invidia dei tristi
Ora capisco l'invidia dei tristi
che non vogliono effusioni per strada.
Quei dolci abbracci,
che conosco,
quel camminare per mano,
gli sguardi,
sono fitte al mio cuore
ora che non li posso
neppure più sognare.
che non vogliono effusioni per strada.
Quei dolci abbracci,
che conosco,
quel camminare per mano,
gli sguardi,
sono fitte al mio cuore
ora che non li posso
neppure più sognare.
Genova 8/8/11
Etichette: poesia
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