Il tempo sprecato
Salivo la mia strada lentamente
per giungere da te, al tuo rifugio,
cercando di evitare buche e frane
ma poi sono arrivato fino al ponte
che hai fatto crollare all'improvviso
e ora sono qui, sopra al dirupo
a domandarmi guardando verso l'alto
qual'è la strada prossima a seguire.
Il cuore batte come a un ragazzino
che pensa innamorato alla compagna
che sta dal lato opposto della classe.
E' là, a pochi metri di distanza,
eppure, per ora irraggiungibile.
Lo spazio senza scampo li separa
e non resta nient'altro che scrutare.
Che spreco questo tempo che ci sfugge
e che non tornerà
mai più
Genova 9/6/2011
Etichette: poesia
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